Quando si parla di stampa sublimatica si fa riferimento a una particolare tipo di stampa che usa il processo della sublimazione per permettere la trasformazione degli inchiostri in gas attraverso il calore: sublimando, infatti, gli inchiostri resi gas si uniscono in maniera stabile a una superficie in poliestere, che recherà così la sagoma e i colori della stampa derivante dal processo.
Stampa sublimatica diretta e stampa sublimatica indiretta
Ma si fa presto a dire “stampa sublimatica”: quest’ultima, infatti, può essere diretta o indiretta. Si parla di stampa sublimatica indiretta si fa riferimento a una tecnica che, con una stampante inkjet equipaggiata con inchiostri sublimatici, stampa su un’apposita carta per sublimazione: l’inchiostro ricevuto dalla carta viene trasferito sulla superficie da decorare con una pressa, che raggiunge temperatura e pressione consone all’oggetto da stampare. Quando, invece, si parla di stampa sublimatica indiretta si fa riferimento alla stessa tecnica che, tuttavia, è trasferibile solo su tessuti a base di poliestere: in questo caso, infatti, l’inchiostro viene applicato direttamente al tessuto e fissato con il passaggio del tessuto in calandra.
In effetti, la stampa sublimatica è in larga parte impiegata per la stampa su tessuto in poliestere, materiali pre-trattati in base poliestere e nylon, per realizzare tantissime applicazioni per i più disparati utilizzi, soprattutto aziendali, ma si riesce, con le dovute accortezze, a stampare anche capi con tessuti misti dove la percentuale di poliestere non deve essere inferiore al 60-65%. Ma perché proprio il poliestere? La risposta è presto detta: i prodotti realizzati con questo particolare tipo di materiale, tessuti e non, se sottoposti ad alte temperature (attorno ai 170 gradi centigradi), allentano la loro struttura molecolare permettendo così al colorante di combinarsi con il materiale in maniera permanente e resistente a graffi, stress o decadimenti di colore. E il risultato finale è impareggiabile: una superficie o un tessuto perfetto, senza alcun rilievo o spessore, lavabile e che conserva, in caso di stampa su tessile, la trama propria del materiale.
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Infine, la stampa sublimatica può essere utilizzata anche per decorare la ceramica, a patto che quest’ultima sia stata appositamente e preventivamente trattata. Per farlo, viene preparato un transfer su carta apposita e inchiostro adeguato, che viene poi trasferito sull’oggetto, a caldo, con una stampante ink jet attrezzata con inchiostro sublimatico. In questo caso va da sé che, se l’oggetto non è piano (si prenda, per esempio, una tazza in stile mug americana), serve una termopressa dotata di piastre riscaldanti della medesima forma.
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